Studies in the Scriptures

Tabernacle Shadows

 The PhotoDrama of Creation

 

DAILY HEAVENLY MANNA

DICEMBRE

MANNA 1 DICEMBRE 

Amerai il tuo prossimo come te stesso.—S. Matteo 22:39.  (Diaglott.)

Voi non vorreste di certo che il vostro prossimo usasse la sua mente e la sua lingua in mali pensieri e dicerie contro voi; e voi, non dovete fare ciò contro lui.  La legge del Signore comanda che tutti coloro che appartengono a lui, debbono guardarsi dal proferire anche un solo sospetto contro il vicino; e se un sospetto contro il vicino;e se un sospetto  senza esatta conoscenza balena nel nostro intelletto in circostanze casuali, la mente nuova deve prontamente colla sua naturale benevolenza, contro—bilanciare il sospetto, con suggestioni della possibilità di una errata informazione o malinteso, e dare sempre all’apparente colpevole il beneficio del dubbio. Z. '99-72 R2445:3

MANNA 2 DICEMBRE 

Ed ora, che indugi?  Levati, e sii battezzato.—Fatti 22:16.

In quest’arringa, vi è un consiglio degno d’essere copiato da tutti coloro che hanno influenza sopra gli altri e che cercano di metterli nella via retta, sollecitandoli alla prontezza, ad una piena e completa obbedienza e testimonianza del Signore e della Verità.  Se non sono inclinati ad obbedire prontamente, dopo che i loro ochhi della fede hanno visto il Signore, e dopo che le loro orecchie ne hanno udita la voce, lo saranno molto meno dopo, quando il mondo la carne ed il diavolo, diran loro:  Non oltrapassare il limite; sii moderato; non fare una completa consacrazione di te stesso al Signore.  I tuoi vicini ed amici ti crederanno pazzo, ed inciamperanno le tue speranze e prospetti, e faranno dei nemici tuoi amici.  Ti costerà caro; va adagio. Z. '01-186 R2825:4

MANNA 3 DICEMBRE 

Perciocchè tu hai guardata la parola della mia pazienza, Io altresì ti guarderò dall’ora della tentazione che avverrà sopra tutto il mondo, per far prova di coloro che abitano sopra la terra.—Apocalisse 3:10.

Questo è il premio speciale, riservato a coloro che hanno costanza nel tempo presente, chiamato il periodo ……laodiceano.  Quantunque non è nostro provilegio lo sfuggire l’ora della tentazione è nostro privlegio però di avere un contro—bilancio di speciale benedizione come risultato del vivere nel tempo della presenza del Signore.  Possiamo avere la sua compagnia, la sua istruzione, la dispensa di cibo spirituale che è al giorno d’oggi “nutrimento al suo tempo” in un modo e grado tale che nessuno dei fedeli del tempo passato potè godere.  Ma come possiamo aspettarci, questo splendido favore è proporzionatamente bilanciato dalla leggerezza o asprezza delle prove di quest-ora di tentazione, che sta venendo sopra tutto il mondo. Z. '01-118 R2792:3

MANNA 4 DICEMBRE 

Se voi dunque, essendo malvagi, sapete dar buoni doni à vestri figliuoli.  Quanto più il vostro Padre celeste donerà la Spirito Santo a coloro che glielo domandano?—S. Luca 11:13.

Se il popolo consacrato di Dio potesse arrivare al punto di considerare che il principale oggetto della vita, e delle loro preghiere, è quello di avere una maggior misura dello Spirito del Signore,—lo spirito di santità— di Verità—di Cristo—lo spirito d’una mente sana, Oh! quanta benedizione sarebbe questo.  E se dovessero combattere col Signore fino allo spuntar del giorno, il loro trionfo sopra di lui porterebbe alla benedizione desiderata.  Il Signore manifestò se stesso al suo popolo col fine di dar loro questa benedizione; tuttavia, la trattiene finchè l’apprezzino e la desiderino ardentemente con sincerità. Z. '01-271 R2866:1

MANNA 5 DICEMBRE 

Scegliete voi quest’oggi a chi volete servire; . . . io però e la mia casa serviremo il Signore. —Giosuè 24:15.

Lasciate che gli altri riveriscano colui o quello che loro piace; noi però che abbiam gustato quanto il Signore è grazioso, che l’abbiamo conosciuto per mezzo della sua Parola, per mezzo delle sue provvidenze, e per mezzo del potere dello spirito che ci rigenerò a novità di vita—non possiamo far altro, che riverire il nostro Dio; e venerandolo dobbiamo avere in lui assoluta fiducia; e così facendo cammineremo volontieri nella via tracciataci, contenti in ciò che ci è assegnato, giacchè la sua mano ci guida.  E siamo sicuri che seguendo in questo modo il vero Pastore, raggiungeremo alla fine l’ovile celeste.  In queste promesse, abbiamo gioia pace e benedizione del cuore, anche nella casa attuale del nostro pellegrinaggio, prima di arrivare alla città celeste. Z. '01-284 R2873:1

MANNA 6 DICEMBRE

L’uomo, che non ha del controllo sul suo spirito, è una città demolita e senza mura. —Proverbi 25:28.  (Leeser)

La lotta contro l’io è la più grande lotta, e il Signore colla sua stessa Parola dice: che chi governa il suo spirito (vale a dire la propria mente e volontà) è migliore di colui che prende una città, perchò egli ha fino quel punto imparato ad esercitare la combattivita di un vero carattere nella giusta direzione, nel dominare se stesso.  Dopo avere avuto una considerevole esperienza nel lottare col peccato e coll’egoismo in noi stessi, e nel toglier la trave dall’occhio nostro, e nel frenare l’ira, la malizia, l’odio e il conflitto nei nostri propri cuori o nella nostra propria carne—saremo solamente, preparati ad assistere i fratelli ed il nostro prossimo nelle loro difficolta—ed aiutarli a superare I loro scoraggiamenti e debolezze. Z. '01-295 R2878:1

MANNA 7 DICEMBRE

Ottraggiato, non rendeva oltraggi.—1 Pietro 2:23.  (V. riveduta.)

Non perchè i suoi nemici trovassero in lui qualche cosa che potessero propriamente e giustamente oltraggiare e parlarne male;—non perchè i suoi nemici fossero quasi perfetti che egli non trovava in loro nulla da oltraggiare o parlarne male; ma perchè era così pieno di sottomissione al divin volere, da rendersi abile a sopportare umilmente e pazientemente gli oltraggi e scherni del popolo, ricordandosi che a ciò fu chiamato.  Gesù sopporto adunque con pazienza ed imparava le lezioni, e dimostrò fedele sestesso e sviluppò e manifesto il suo vero carattere, e pietà per il popolo, nella loro cecità ed ignoranza, ed il suo amore per essi. Z '01-298 R2879:4

MANNA 8 DICEMBRE

Se il mondo vi odia, sappiate ch’egli m’ha odiato pprima di voi.—S. Giovanni 15:18.

Come il nostro Maestro fu odiato senza alcuna causa, così ne sia di noi, per quanto è possibile, cosicchè l’odio, la malizia l’invidia e l’omicidio che possono essere imputati a noi, sieno immeritati—che la nostra vita sia pura il più che sia possibile;  e per quanto ne siamo capaci, far sì che i nostri pensieri e le nostre parole ed azioni manifestino le glorie del Signore e parlino del nostro amore per tutti gli uomini, specialmente per domestici della fede.  Più tardi, quando la Chiesa sarà glorificata, ed una nuova dispensazione inaugurata, coloro che ci hanno ora odiati in gran parte, perchè acciecati dall’Avversario e sviati, s’inchineranno a noi come gli unti del Signore, ed avremo il grande piacere di sollevarli, benedirli, incoraggiarli, perdonarli ed assisterli a reacquisitare la piena immagine e somiglianza di Dio. Z. '01-300 R2881:1

MANNA 9 DICEMBRE

Beato l’uomo che soffre tentazione; perchè reso approvato, riceverà la corona della vita, la quale il Signore ha promessa a coloro che l’amano.—S. Giacomo 1:12.

Se noi riteniamo nella memoria il fatto, che ogni prova, ogni persecuzione, ogni difficoltà della vita, sono permesse d venire sopra coloro che hanno fatto il patto di sacrificio col Signore, per isperimentarci, per provare il nostro amore, per vedere se si o no i nostri caratteri sono formati, hanno preso radici in rettitudine, e sviluppati in amore, vedremmo tutte queste prove, difficoltà e tentazioni in una nuova luce, e ci assisterebbero a combattere il buon combattimento della fede e vincere.  Diremmo, se con queste piccole esperienze noi proviamo il nostro amore e la nostra devozione a lui, allora, o piccole o grandi, cercherò di usarle diligentemente come favorevoli opportunità per manifestare al mio Dio la pienezza del mio amore. Z. '98-41 R2258:3

MANNA 10 DICEMBRE

Io onorerò quelli che mi onorano.—1 Samuele 2:30.

In qualunque dipartimento dell-opera del Signore egli piacerà di aprirci la porta dell’opportunità, noi dovremmo entrarci prontamente, e con energia;—con zelo per lui e la causa per cui ci ha chiamati.  Questa è una delle condizioni per essergli accettevoli.  Se siamo lenti e disattenti alle opportunità, indubbiamente queste saranno da noi rimosse e date ad altri, perchè il Signore è abbondantemente abile di annalzare o l’uno o l’altro a servire la sua causa, senza interporsi o controllare la nostra libera volontà.  Apprezziamo vieppiù il privilegio ricevuto nell’essere cooperatori con Dio, specialmente in connessione con questa grande opera che il nostro Singore e Maestro Gesù esercita, e la communicazione in cui siamo stati chiamati, come sua Sposa e coerede. Z. '01-317 R2888:6

MANNA 11 DICEMBRE 

Figliuol mio, dami il tuo cuore, e lascia che gli occhi tuoi guardino le mie vie.—Proverbi 23:26.  (Leeser.)

Il cuore, la volontà, così dato a Dio, cerca di conoscere la volontà di Dio, di comprendere il divino pensiero e di obbedirlo in parola ed atto; ed in proporzione che questa condizione della nuova mente viene raggiunta, nella stessa proporzione inizieremo ad avere novità di vita sotto ogni rispetto— in ambizioni, speranze, sentimenti e sforzi.  E’ per questa ragione che la rivelazione della divina volontà e piano, è fornita ai credenti—affinchè crescendo nella conoscenza di questi, pensando a queste cose, ed empiendo la mente col piano e volere divino la trasformante influenza d’essa potrà allora estendersi in tutti i rami della vita. Z. '01-324 R2891:1

MANNA 12 DICEMBRE

Come l’uomo pensa nel suo cuore, così egli è.—Proverbi 23:7.

E’ molto convenevole al popolo consacrato di Dio di filtrare attentamente le impurità e far sì che non abbiano ad entrare nei loro cuori, nei loro pensieri, riconoscendo che il risultato sarebbe la lavorazione di un contamine e la macchia nei loro cuori, in un grado più o meno grande.  Chi mantiene purità di pensiero avrà comparativamente minori sforzi di mantenere purità di parola e di azione.  Sia che l’impurità venga da una direzione o da un’altra—dal mondo, dalla carne o dal diavolo—il suo attacco è sempre sopra la mente; e se vien rispinto, la vittoria è vinta; se no, non possiamo saperne le sue conseguenze, come dichiara l’apostolo Giacomo:  “La concupiscenza (egoista di qualunque sorta), avendo concepito (nella mente) genera il peccato (sviluppa parole ed azioni peccaminose); ed il peccato, quand’è compiuto genera (produce) la morte.” Z. '01-325 R2891:5

MANNA 13 DICEMBRE 

Non imputar loro questo peccato. —Fatti 7:60.

Quanta grande benedizione sarebbe per tutti gli Israeliti spirituali se imparassario bene questa lezione; cioè, se accettassero i risultati di ogni cosa come buoni; se però riconoscerebbero che sono guidati a questi risultati dalla divina provvidenza, penseranno e si sentiranno molto generosi e caritatevoli verso coloro che furono strumenti usati dalla provvidenza; sapendo pure che poterono essere stati strumenti involuntari, o come i fratelli di Giuseppe i quali aspettavano dei risultati opposti.  Coloro che sono abili di discerner tale vedute di affari e forze operanti nella loro vita giornaliera, saranno sempre abili a trionfare nel Signore come dice l’Apostolo.  Questi poi non hanno mai tempo per odio o scherno contro Satana, nè contro alcuno dei suoi servi. Z. '01-331 R2896:1

MANNA 14 DICEMBRE 

Beati i misericordiosi, perciocchè misericordia sarà loro fatta.—S. Matteo 5:7.

Non tutti lo sanno, ma è un fatto che la più grande qualità che l’uomo possa esercitare, e la quale porta la più grande misura di benedizione, è l’esercizio della misericordia, della compassione, della benevolenza.  Il Signore esaltò grandemente questa qualità, la misericordia, dichiarando che qualunque sieno i doni della sapienza e della grazia, se non abbiamo la misericordia, non gli saremo mai graditi; se non usiamo misericordia agli altri neanche il Padre celeste avrà misericordia sopra di noi.  E per dimostrarci che dobbiamo considerare questa misericordia, come forma superficiale, o come espressione di perdono e di benevolenza, il Signore spiega oltre la cosa dicendo: “Se voi non perdonate di cuore gli uni gli altri, neanche il Padre celeste perdonerà a voi” . . . solo i misericordiosi otterranno misericordia: e se non avremo misericordia da Dio tutto è perduto; perchè per natura siamo figli dell’ira, come gli altri, sottoposti a giusta condanna. Z. '01-332; '00-70 R2896:3; R2587:1

MANNA 15 DICEMBRE 

Il Signore è il mio Pastore.—Salmo 23:1.

Il Signore, chiamando il Suo popolo, “Suo gregge,” sceglie un emblema molto significante del carattere che vorrebbe che fosse in esso manifestato.  Le più notabili caratteristiche delle pecorelle sono sottomissione, docilità, obbedienza al pastore, alla cui cura si confidano interamente. . . . La vera pecorella ascolterà attentamente anche il più leggero suono della voce del Pastore—vale a dire, farà tesoro delle di lui parole nel suo cuore, ne studierà le provvidenze, e coltiverà quella communione ed amicizia personale col Signore , che e di suo privilegio.  Coloro che così dimorano in lui, non possono smarrirsi, giammai più perderanno la via. Z. '02-365 R3116:2

MANNA 16 DICEMBRE 

Sino a quando esiterete infra due opinioni?  Se il Signore è Dio seguitelo: e se lo è Baal, seguite egli.—1 Re 18:21.  (Leeser.)

Occore avere qualche pietra di saggio, qualche paragone che ci aiuti a decidere, che aiuti la mente a raggiungere presto una decisione definitiva  Questa pietra di saggio sarebbe la volontà di Dio; cosicchè non appena percepito la volontà di Dio in qualunque questione,k si dovrebbe eseguire tosto che sia vista. . . . L’abilità di decidere prestamente e rettamente la volontà del Signore, richiede esperienza e disciplina; e più presto incominceremo, più presto ci avanzeremo verso la perfezione.  Più energia useremo nel conoscere e fare la volontà di Dio, e nel dimostrargli colla nostra prontezza che ci rallegriamo nel fare la sua volontà, meglio sarà e più presto troveremo i nostri caratteri stabiliti su linee rette. Z. '02-42 R2950:5

MANNA 17 DICEMBRE 

Diletti compiete la vostra salute con timore, e tremore; poichè Iddio è quel che opera in voi il volere, e l’operare, per la sua benevolenza. —Filippesi 2:12, 13.  (Vers. Rived.)

Fu Dio che provvide per noi la redenzione che è in Gesù Cristo, ed è Iddio che ci attirò a lui stesso, e che ci ha promessa la grazia necessaria per camminare nel sentiero della giustizia; e più ancora, per seguire le pedate di Gesù nella via del sacrificio di noi stessi.  Mentre adunque, con timore e tremore,—con grande attenzione—ci sforziamo di compiere la nostra salvezza, è di nostro privilegio riconoscere sempre la grazia d’aiuto promessaci in tempo di bisogno, e di essere confidenti che i nostri migliori sforzi verso la giustizia sono graditi da Dio quando sono presentati per i meriti della giustizia di Cristo, imputata a noi per mezzo della fede. Z. '97-147 R2154:6


MANNA 18 DICEMBRE 

Il Signore è il mio aiuto; ed io non temerò ciò che mi può far l’uomo.—Ebrei 13:6.

Per avere il proprio corso adatto nella vita, per essere abili di incontrare prove e difficoltà come avvengono, ed affrontarle col vero spirito che il Signore insegna—colo spirito di allegrezza nelle tribolazioni, e stimare cotali esperienze come gioie,—è necessario che ogni timore d’uomo, il quale reca del tranello, sia rimosso.  Il Signore ci dice, di temere Jeova, e non uomini mortali.  I giusti sono baldi come leoni, e gentili come colombe, e mansueti come un agnello.  Questa distinta combinazione dovrebbe essere trovata in ogni cristiano. E dubitiamo se potrà essere trovata altrove. Z. '02-45 R2953:1

MANNA 19 DICEMBRE 

Colui che si cinge le armi che non vaneggi come colui che si discinge di questi.— Re 20:11.  (Leeser.)

La prova della pazienza (perseveranza) è di certo una delle più dure prove di fedeltà alla quale la Chiesa eletta, il corpo di Cristo, è soggetta.  E’ la prova che misura e registra la forza di ogni altra virtù e grazia, e nessun soldato della croce sarà coronato cogli allori della vittoria, se non ha sustenuto tale prova, , , , Nella lotta di questo giorno, come in tutte le altre lotte, lo sforzo del nemico è di sorprendere e subitaneamente sopraffare il popolo di Dio; perciò, l’unica preparazione che si possa fare per questi pericoli, è la costante vigilanza e preghiera, e il rivestire tutta l’armatura di Dio.—la Verità e lo spirito della Verità. Z. '94-155 R1656.

MANNA 20 DICEMBRE 

Studiati di presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità.—2 Timoteo 2:15.

V’è molto significato nella parola “studiati;” e solo gli studiosi trovano la via stretta all’approvazione e all’accettazione divina.  Studiati di presentar te stesso approvato—studia la dottrina; il tuo corso di condotta, affinchè tu ti tenga in armonia colla dottrina.  Studia come promuovere la pace e prosperità di Sion e come proteggere te stesso ed altri dai dardi dell’errore e dal veleno del malvagio spirito mondano.  Studia di compiere i doverì d’un fedele soldato della croce—tanto sul le cose apparentemente insignificanti, quanto quelle più coraggiose e nobili azioni. Z. '02-318 R3097:1

MANNA 21 DICEMBRE 

Chi è degno?—Apocalisse 5:2.

Amatissimi, dopo avere riconosciuto che sin’oggi Iddio ci trovò degno di osservare sul rollo del suo Piano, che fu aperto dal nostro benedetto Signore Gesù, il Leone della tribù di Giuda, proviano ancora la nostra dignità, nel continuare a leggere e comprendere le meravigliose cose della sua legge, per mezzo d’una fedele e leale ubbidienza a egli in tutte le cose.  Facciamo sì, di non far perdere il valore de questo gran privilegio, d’essere considerati degni d’avere una parte nel benedetto ministerio della riflessione della luce della divina Verità.  Dimostriamo d’essere dei gioielli di raro prezzo, veri daimanti, ricevendo e trasmettendo con cuore agli altri la luce della Verità, e sopportando fedelmente la più severa pressione che Iddio possa permettere di venire a noi; perchè, se siamo fedeli in queste piccole cose, saremo a tempo debito considerati degni di regnare con Cristo in potenza e grande gloria. Z. '02-333 R3104:4

MANNA 22 DICEMBRE 

Se dunque uno si serba puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, sanctificato, atto al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona.—2 Timoteo 2:21.  (Vers. Rived.)

Se alcuno desidera essere onorato da Dio, non si dimentichi di cercar questo secondo la via insegnata da Dio—la via dell’umiltà; perchè il Signore dà i suoi favori agli umili.  Se volete essere un vero vaso atto all’uso del Maestro, ed un vaso d’onore, umiliatevi sotto la potente mano di Dio, ed egli vi esalterà in tempo debito.  Non abbiate fretta in riguardo a ciò; ma qualunque cose la vostra mano trova da fare, fatela con tutto il vostro potere, incomuniciando e continuando sempre a purificare il vostro vaso terrestre, acciocchè possa essere utile all’uso del Maestro. Z. '02-319 R3097:5

MANNA 23 DICEMBRE 

Quanto è buona una parola detta a suo tempo!  La parola detta in modi convenevoli è simile a pomi d’oro tra figure d’argento.—Proverbi 15:23; 25:11.

Dobbiamo ricordarci, che parlando con coloro che hanno orecchio da udire e cercano la via del Signore, che vi sono delle grandi crisi nella vita umana, importanti occasioni, in cui una parola può avere molto più valore, molto più potenza, che cento o mille dette in altro tempo sotto differenti circostanze.  Dobbiamo essere pronti nell’opera del Signore, sia che essa è conveniente o no,—pronti a dare la nostra vita per i fratelli. . . . Dobbiamo distinguere tuttavia, fra tempo opportuno per noi ed importuno per gli altri; ed essere volonterosi di servire gli altri in ogni tempo, anche se è importuno per noi stessi, però se è opportuno per gli altri.  Non dobbiamo mai presentare il Vangelo in tempi importuni, anche se l’occasione sia conveniente per noi. Z. '02-381 R3124:1

MANNA 24 DICEMBRE 

Tu gli porrai nom GESU’ perciocchè egli salverà il suo popolo da lor peccati.—S. Matteo 1:21.

Il notare tutti quei piccoli incidenti per mezzo dei quali la divina providenza  preparò la         nascita del Salvatore a la spedizione del messagio del Vangelo, dovrebe rafforzare la fede del popolo di Dio.  Il riconoscere la cura di Dio, nel passato, anche nelle piccole cose, da a noi del fondamento per confidarci nella sua sapienza e provvidenza per ciò che riguarda il suo piano e quel che ancora ha da vinire,—il compimento di tutto le grandissime e preziosissime promesse concentrate in colui che nacque a Betlemme. Z. '00-8 R2556:2

MANNA 25 DICEMBRE 

Fear not: for, behold, I bring you good tidings of great joy, which shall be to all people. For unto you is born this day in the city of David a Savior, which is Christ the Lord. Luke 2:10,11

Quantunque non possiamo accordarci che questo sia il vero giorno della nascita del nostro caro Redentore, e dobbiamo insistere che fu verso il primo d’ottobre (Vol. 2, pag. 54), tuttavia, giacche egli non ha manifestato il suo desiderio che noi celebrassimo il suo giorno natalizio, è affatto indifferente in qual giorno si celebri quell’evento di così grande importanzza per tutti.  In questo giorno, così generalmente celebrato, possiamo bene unirci con tutti quei cuori che sono in attitudine de amore ed apprezzamento verso Dio ed il Salvatore.  L’bitudine di dare piccoli ricordi, gli uni agli altrei, a questo tempo dell’anno, ci sembra molto appropriata.  Iddio è il donatore di ogni dono buono e perfetto.  Egli dà continuamente, e noi riceviamo continuamente da lui; ma, fra tutti questi doni quello di maggiore importanza per noi, è il dono del Figlio suo, per nostro Redentore. Z. '03-457 R3290:4`

MANNA 26 DICEMBRE 

“Sii valente, e fortificati grandemente. — Giosuè 1:7.

“Sii valente e forificati.”  Vi sono diverse specie di coraggio; una appartiene all’egoismo e confidenza di se stesso;  un’altra specie è generato dall’indifferenza di tenere conto delle difficoltà della situazione; ma il coraggio che il Signore inculca, e che tutt gli Israeliti spirituali debbono cercare di possedere, è quello che, mentre valuta freddamente e calmamente le prove e difficoltà della via, a mentre riconosce umilmente la sua insufficienza per l’occasione, è sopportato da u na fede nel Signore,—una fiducia nelle divine promesse, che li fortifacano nel Signore e nella ferza della sua possanza. Z. '02-285 R3079:6

MANNA 27 DICEMBRE 

Figliuoletti, guardatevi dagli idoli.—1 Giovanni 5:21.

Non dobbiamo porre la nostra confidenza nei direttori, ma nel Signore.  Ciò non vuol dire che non dobbiamo collocare confidenza nei direttori, e che non li dobbiamo riconoscere, perchè tutta la storia dei trattati del Signore, col suo popolo, tipico, e antitipico ci dimostra che gli piace l’usare agenzie umane come suoi rappresentanti nell’insegnare e guidare il suo popolo di grazia in grazia, di conoscenza in conoscenza.  La lezione da impararsi è, che il Signore è interamente competente di maneggiare l’opera propria, e che, mentre accettiamo la guida di agenzie umane, pur tuttavia non collochiamo la nostra fiducia nella loro sapienza e forza; ma nella sapienza e forza del Signore nel guidar loro e noi mediante loro. Z. '02-284 R3078:5

MANNA 28 DICEMBRE 

Egli berrà dal torrente nella via; e perciò alzerà il capo.—Salmo 110:7.

Noi vogliamo chiedere al Signore, nostro Maestro e Capo, che ci benedica vieppiù, affinche ci sforziamo con nevello zelo di bere fedelmente ed allegramente del torrente dell’esperienze della vita, e da questo guadagnare la conoscenza che ci preparera e renderà degni per il suo servizio non solo fra breve, ma anche per il tempo presente, e ci renderà abili colla sua grazia di annunziare le sue lodi in tutte le prove, circostanze e peripezie della vita glorificandolo nei nostri corpi e spiriti che son suoi.  Facciamo sì che mentre beviamo del torrente, apprendiamo la lezione dagli uccellini che bevendo, alzano sempre la testa come per rendere grazie a Dio.  Ringraziam del continuo il nostro Signore per ogni gustazione delle esperienze della vita, per ogni lezione, per ogni prova — appropriandone poi tutto questo al nostro sviluppo spirituale. Z. '02-14 R2936:5

MANNA 29 DICEMBRE 

Semina la tua semenza la mattina, e la sera non lasciar posare le tue mani: perciocchè tu non sai ciò che riuscirà, questo o quello; o se ambedue saranno ugualmente buoni.—Ecclesiaste 11:6.

Tutti del popolo del Signore, in proporzione del lor desiderio di essere servi della Verità, devon sempre essere all’erta di notare le opportunità per il servizio e devono aspettare d’essere guidati ed usati dal Signore.  Quando vediamo evidenze di devozione al Signore ed al sua Parola, dobbiamo sempre essere all’erta per dare una mano d’aiuto. . . . Dobbiamo essere all’erta dare ad altri la benedizione da noi ricevuta, e rammentarci che ciò è la più importante cosa della vita, per coloro che hanno consacrato se stessi al servizio del Re dei re. Z. '02-71 R2965:3

MANNA 30 DICEMBRE 

Tu coroni dè tuoi beni l’annata.—Salmo 65:11.

Revistando le guide della divina provvidenza durante l’anno passato, che la bontà e misericordia di dio stimolino la nostra fede e confidenza in lui in riguardo all’entrante Nuovo Anno.  Un proprio esame da parte d’un vero figlio di Dio, lo renderà abile non solo a rendere grazie per il passato, ma a guardare in alto e ad alzare il suo capo, riconoscendo che la sua liberazione è più vicina di quando credeva; e che colui che incominciò un’opera buona in noi, è abile e volonteroso di completarla, se continueremo a sottomettere la nostra volontà, la nostra vita il nostro tutto, alla sua prudenza e cura amorevole. Z. '00-365 R2738:1

MANNA 31 DICEMBRE 

Che renderò io al Signore per tutti i suoi benefizii verso di me.  Prenderò il calice della salvezza ed invocherò il nome del Signore (per grazia d’aiuto).  Io pagherò i miei voti al Signore, ora in presenza di tutto il suo popolo. —Salmo 116:14.  (Ver. Ingles.)

La fine dell’anno è un tempo eccellente per fare nuove risoluzioni per l’anno entrante.  Facciamo adunque amati fratelli, tante buone risoluzioni in rispetto a cio che siamo volonterosi di essere, di fare, di soffrire, in compagnia del nostro Signore; affinchè per mezzo della sua grazia, facciamo di questo il più bell’anno della nostra vita—l’anno di più grande speranze, di più grandi sforzi, e per la grazia del Signore di più grandi successi nel sacificio di noi stessi, vincendo il mondo ed il suo spirito, noi stessi, ed i desiderri della carne, resistendo all’Avversario, e glorificando il nostro Signore, e benedicendo il suo popolo. Z. '99-286 R2551:5

 

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