Studies in the Scriptures

Tabernacle Shadows

 The PhotoDrama of Creation

 

DAILY HEAVENLY MANNA

SETTEMBRE

MANNA 1  SETTEMBRE 

Ma il Signore gli disse: va, perchè costui mi è un vaso eletto, per portare il mio nome davanti alle nazioni ed ai re, ed ai figliuoli d’Israele.—Fatti 9: 15.

E’ appunto perchè vediamo Gesù essere il preferito del Padre, che ci uniamo a lui; perchè vediamo il carattere del Padre manifestato in lui, che noi lasciamo tutto per seguirlo. . Similmente, se noi daimo il nostro aiuto, il nostro appoggio a qualcuno, relativamente col piano e servizio divino, dovrebbe essere semplicemente fatto per questo motivo—non per magnetismo o favoritismo personale, ma perchè i nostri cuori sono stati aperti dal Signore per riconoscere le guide da Egli indicate. Z.'03-206 R3218:6

MANNA 2  SETTEMBRE 

Avendo voi purificate le anime vostre, per l’ubbidienza alla Verità, per lo Spirito, a fraterna carità (amore) non finta, portate amore esteso gli uni agli altri di puro cuore.—1 Pietro 1: 22.

Il sapere dev’essere altamente stimato nella Chiesa, e dev’essere rguardato come un’evidenza di progresso, di sviluppo; poichè nessuno può fortificarsi nel Signore e nella forza della sua possanza—in grazia—a meno che non cresca anche in sapere.  Noi stimiamo altamente coloro il cui amore per il Signore e la sua Verità, è manifestato collo zelo nello studio della sua Parola, e la cui preferenza con Dio è manifestata coll’essere essi vieppiù guidati nelle sue cose profonde.  Tuttavia, come nella famiglia terrestre noi amiamo ed abbiamo cura dei bambini, così nella famiglia della fede i piccoli e deformi devono essere curati, amati ed aiutati, acciocchè si fortifichino nel Signore e nella forza della sua possanza. Z.'03-207 R3219:6

MANNA 3  SETTEMBRE 

Io gradisco misericordia e non sacrificio; e il conoscere Iddio, anzi che olocausti.—Osea 6: 6.

Colui che dà la sua volontà, il suo cuore, al Signore, dà tutto; colui che non dà la sua volontà, che non si sottomette di cuore al Signore, non gli può offrire nessun sacrificio che sia gradevole.  “Ecco, ubbidienza val meglio che sacrificio,” è una lezione che dovrebbe essere profondamente impressa nel cuore di tutti i santificati in Cristo Gesù.  L’avere lo spirito d’ubbidienza è necessario ancora, e chi lo possiede, non solo obbedirà la volontà divina, ma cercherà di conoscerla vieppiù, acciocchè possa obbedire in questa.  E’ appunto di questa classe che le Scritture dichiarano, “Tosto che le tue parole sono state ritrovate da me, io le ho mangiate”; ed ancora nelle parole di nostro Signore, “Mi delizio nel far la tua volontà, o mio Dio; la tua legge è scritta nel mio cuore.” Z.'03-220 R3225:5

MANNA 4  SETTEMBRE 

Non vi è timore nell’amore; anzi l’amore compiuto caccia fuori il timore; conciossiacchè il timore ha del troncamento.—1 Giovanni 4: 18,  Diaglott.

E’ veramente grande, imponente e terrificante, l’influenza della paura, eccetto, su coloro che hanno imparato a conoscere Dio per mezzo delle passate esperienze, ed a confidare in lui, anche quando non lo possono trovare.  Il gigante della paura e della disperazione dev’essere sfidato colla pietra del torrente, “Egli è scritto”.  La fronda della fede deve sospingere la parola della promessa con tale forza da uccidere l’Avversario, e liberarci dal suo dominio. . . . Così armati solo colla Parola di Dio, o fidando nella sua bacchetta e verga saremo coraggiosi e risponderemo all’imponente settarismo, come Davide rispose al Filisteo, “Tu vieni a me con spada:  ma io vengo a te nel nome di Dio.” Z.'03-329 R3231:1

MANNA 5  SETTEMBRE 

La gelosia è dura come il sepolcro; le sue brace sono brace di fuoco, che progetta dell’impetuosa fiamma.—Cantico dei Cantici 8: 6.

La gelosia è uno dei più grandi nemici che affrontano ogni cristiano.  Dovrebbe essere atterrata appena scorta, come un nemico di Dio, dell-uomo è d’ogni buon principio; e fintantochè la sua presenza abbia corrotto il cuore anche per un momento, una purificazione dello spirito di santità ed amore dovrebbe essere invocata.  La gelosia non è solo un mostro crudele in se stesso, ma i suoi velenosi artigli sono quasi certi di infliggere pene o dispiaceri agli altri, sofferenza, e alla fine distruzione a coloro che la nutrono.  La gelosia è peccato e pensiero, malvagità in pensiero, ed è molto atta a condurre prestamente alla malvagità in azione.  La mente, una volta avvelenata dalla gelosia, non può essere interamente purgata se non con gran difficoltà, talmente rapido, colora il tutto all’interno, con i suoi medesimi caratteri e colori. Z.'03-330 R3231:5

MANNA 6  SETTEMBRE

Male alcuno non ti avverrà.—Salmo 91: 10.

Nessuna cosa potrà arrecarci danno.  Vi potranno essere inciampi per i nostri interessi carnali, o benessere, o corso degli affari nostri; ma quando ci rammentiamo che non siamo nella carne ma nello Spirito, come Nuove Creature che il Signore ci ha promesso in tempo debito, il suo Regno, possiamo comprendere che nessuna influenza esterna può interporsi coi nostri interessi reali, od interessi spirituali, e nemmeno impedirci di ottenere la gloria del Regno che Iddio ha promesso ai suoi fedeli.  Solo la nostra mancanza di confidenza nel Signore e la nostra infedeltà a suo riguardo, può separarci dal di lui amore e dalle di lui promesse. Z.'03-331 R3232:1

MANNA 7  SETTEMBRE

Se adunque alcuno è in Cristo, egli è nuova creatura; le cose vecchie son passate; ecco, tutte le cose son fatte nuove.—2 Corinti 5: 17.

Queste Nuove Creature in Gesù Cristo, si conoscono a vicenda non per la carne ma per lo Spirito.  I più nobili sentimenti, la più alte aapirazioni, tutto ciò che è buono, vero, nobile, puro, si trova nei loro spiriti e nelle loro nuove menti, qualunque sian le loro debolezze carnali, Si amano a vicenda dal loro nuovo punto di vista d’intenzione, volontà armonia con Dio, e la loro vicendevole amicizia cresce sempre più quando scorgono l‘un l’altro, la loro energia nel combattere il buon combattimento della fede contro le cattive influenze del mondo, della carne e dell’Avversario.  Nessuna lingua, nè penna può propriamente esprimere l’amore, e l’amicizia che sussiste tra queste Nuove Creature in Cristo Gesù, delle quali, le cose vecchie son passate, e tutte le cose son divenute nuove. Z.'03-333 R3233:4

MANNA 8  SETTEMBRE

Non sapete voi che l’amicizia del mondo è nemica di Dio?  Colui adunque che vuol essere amico del mondo, si rende nemico di Dio.—Giacomo 4: 4.

Iddio ha messo questo fatto in tale posizione che il suo popolo bisogna che ne faccia la scelta, o perda l’amicizia divina, o quella del mondo; perchè quelle cose che il Signore ama, sono disgustose al mondo, e le cose che il mondo ama, cattive azioni, cattivi pensieri, e  maldicenza, sono dell’abbominazione all’occhio di Dio, e coloro che amano e praticano queste cose perdono la sua amicizia—non sono del suo Spirito.  “Se alcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui. Z.'99-70 R2444:2

MANNA 9  SETTEMBRE

Acciocchè siate irreprensibli, e integri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo a perversa e storta generazione, nella quale resplendete come luminari nel mondo, portando innanzi a quella, la parola della vita.—Filippesi 2: 15, 16.

E’ il dovere d’ogni figlio di Dio, di essere molto attivo nella disseminazione della
Verità, in modo che la sua luce risplenda e sia mantenuta attiva.  Che vuol dir cio?  Vuol dire che bisogna che prestiamo attenzione alle parole della vita, acciocchè arriviamo ad un’esatta conoscenza della Verità, e togliamo accuratamente e fedelmente ogni vestigio di errore, subito che si faccia apparente a noi—sia questo poi, un errore in dottrina o nella nostra condotta o conversazione giornaliera—cosicchè le pura luce della divina verità possa risplendere senza la più piccola ombra per mezzo di un puro e trasparente carattere.
Z.'03-358 R3243:3

MANNA 10  SETTEMBRE

Niuna parola lorda esca dalla vostra bocca; ma se ve ne è alcuna buona ad edificazione, nel bisogno; acciocchè conferisca grazia agli ascoltanti.—Efesi 1: 29.

Il depravato desiderio si nasconde dietro la coscienza e dichiara che è sempre bene parlare il vero, e per ciò non può essere condannato da Dio; ma nel condannare la parola malvagia come opera della carne e del diavolo, Dio intende dire, del parlare di ciò che è falso.  Questo è un grave errore; la diffamazione è diffamazione, che sia vera o falsa, ed è tenuta in conto come tale, non solo nella legge di Dio, ma anche nelle leggi degli nomini civili.  La diffamazione non è altro che ciò che è proferito coll’intenzione d’ingiuriare altri, che sia vero o falso, e le leggi degli uomini sono in armonia colle leggi di Dio, che tale ingiuria ad altri è ingiusta. Z.'99-70 R2444:3

MANNA 11  SETTEMBRE 

Chiunque non porto la sua croce, e non vien dietro a me, non può essere mio discepolo.—S. Luca  11: 27.

Il portar la croce pel Signore, consiste nel Fare la volontà del padre sotto condizioni sfavorvoli.  Questo modo d’agire portò su di lui invidia, odio, malizia, contesa, persecuzione, ecc., de coloro che si credevano ssere il popolo di Dio, ma dei quali il Signore che leggeva i loro cuori dichiarò ch’erano del loro padre, il diavolo.  Giacchè noi camminiamo nella stessa “via angusta” del nostro Maestro, possiamo con ragione aspettarci che le nostre croci siano dello stesso genere—opposizioni nel fare la volontà del Padre nostro che è nei cieli—opposizioni nel servir la sua causa, o nel lasciare splendere la luce come diresse il nostro Maestro e Capo. Z.'03-345 R3237:3

MANNA 12  SETTEMBRE

Acquistate le anime vostre nella vostra pazienza.—S. Luca 21: 19.

“Abbia la pazienza un’opera compiuta; acciocchè voi siate compiuti ed intieri, no mancando di nulla,” spiega l’Apostolo Giacomo.  E’ segno adunque, che la pazienza include altre grazie di carattere—e ne consegue che abbiamo queste sino ad un certo punto.  Fra il popolo di Dio la pazienza bisogna che sia certamente preceduta dalla fede, ed il grado di pazienza in generale misura la quantita della fede.  Il cristiano impaziente e nervoso, manca di fede verso Dio; perciocchè al contrario sarebbe capace di trovare riposo nelle tenere promesse del Signore, e di aspettarne l’adempimento.  Dopo usata una ragionevole diligenza ed energia, deve accontentarsi di lasciarne i risultati e tempi e stagioni al Signore. Z.'03-361 R3245:3

MANNA 13  SETTEMBRE 

Ecco, quant’è, buono e quant’è piacevole, che fratelli dimorino in concordia.—Salmo 133. 1.

Come il nostro Signore, cerchiamo d’essere pacifichi, e di vivere assieme con tutti i fratelli nell’unità dello Spirito, nei vincoli della pace.  Facciam sì che le nostre energie e spirito di combattività, ecc., sieno rivolti contro il grande Nemico e tutti le opere del peccato, incluse quelle dei nostri membri, la nostra carne decaduta.  Noi, e tutti i fratelli, troveremo così abbastanza impegni per ogni elemente combattivo della nostra natura, sufficiente impegno nella guerra, che piacquono di molto al Signore; ed impiegheremo ogni amabile ed utile qualità da noi posseduta, per ferfezionarci a vicenda facendo bene a tutti secondo le opportunità, e specialmente alla famiglia della fede. Z.'03-363 R3246:5

MANNA 14  SETTEMBRE 

Avendo una conversazione onesta fra i Gentili; acciocchè, là dove maldicono di voi come malfattori, glorifichino Iddio, nel giorno della visitazione, per le vostre buone opere, che avranno vedute.  Perchè questa è cosa grata, se alcuno, per la coscienza di Dio, soffre delle pene patendo ingiustamente.—1 Pietro 2: 12, 19.

Potremo essere mal detti e disfamati, ma tutti coloro che ci conoscono, che trattano con noi, dovrebbero trovare per esperienza, la nostra lealtà al principio, ed il nostro sforzo dì far sì che tanto le parole della nostra bocca, quanto le meditazioni dei nostri cuori e la condotta della nostra vita, siano piacevoli al Signore, per un onore al suo nome e alla sua causa, affinchè Iddio possa essere glorificato mediante Cristo, del quale sono la gloria ed il Regno per sempre. Z.'03-365 R3248:1

MANNA 15  SETTEMBRE 

Uscite del mezzo di loro, e dipartitevi, dice il Signore; e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò.—2 Corinti 6: 17.

Coloro che vivo no coscienziosamente separati dal mondo in cose spirituali, e riconoscono come fratelli solo coloro che manifestano la circoncisione del cuore e l’adozione nella famiglia di Dio, troveranno se stessi contraditi dai moralisti, liberali, ed altri critici, come pure dalle masse che odiano la luce, perchè questo condanna le loro tenebre—dottrinali e d’altra sorte,  Tuttavia, qusta è l’unica e miglior via da seguire.  E’ assai meglio che solo i veri Israeliti, sieno riconosciuti come fratelli, e così, il vero grano sia separato dalle zizzanie. Z.'99-203 R2512:4

MANNA 16  SETTEMBRE 

Il Signore darà forza al suo popolo; il Signore benedirà il suo popolo in pace.—Salmo 29:11.

Se voi avete prove e tentazioni che  siete capaci di vincere, e che operano nel vostro carattere pazienza, esperienza, amor fraterno, simpatia ed amore, gioite ed offrite una prehiera di ringraziamento e di apprezzamento della pietà ae dell’aiuto divino.  Se le vostre prove sembrano troppe pesanti a supportarsi, e par che vi shiaccino, raccomandatevi a Dio, e chiedetegli l’aiuto per sopportare cio che è per il vostro bene, i liberarvi da tutto cio vi può recar danno. Z.'96-163 R2006:2

MANNA 17  SETTEMBRE 

Cristo in voi, speranza di gloria.—Colossosi 1:27.

Ogni vero figlio di Dio deve avere un carattere cristiano, definito, individuale, che non sia dipendente per la sua esistenza della vita spirituale di qualsiasi alto cristiano.  Egli deve della Parola della Verità, proclamata ed esemplificata da altri cristiani, estrarre quei principii di vita, ecc., che gli diano un carattere stabilito, una individualità, spirituale tutta sua.  L’indivualità spirituale di ognuno, dovrebbe essere così positiva e definita, che se anche l’amato fratello o sorella, la di cui vita spirituale nutrì dapprima la nostra, e la compì nel carattere, dovesse deperire (che l’Apostolo dice non essere impossibile—Ebrei 6: 4-6; Galati 1: 8), noi vivremmo ancora, essendo capaci di appropriarci o Spirito di Verità. Z.'03-375 R3250:6

MANNA 18  SETTEMBRE 

La mia presenza verrà con te, ed Io ti darò riposo.—Esodo 33: 14.

Il Signore è sempre presente col suo popolo.  Egli pensa sempre a noi, si prende cura dei nostri interessi, ci conserva nei pericoli, provvede per noi nelle cose spirituali e temporali, legge i nostri cuori, prende nota di ogni impulso di amorevole devozione per lui, crea le influenze intorno a noi per la nostra disciplina e raffinatezza, e sta attento alla più piccola chiamata d’aiuto, o simpatia, od amicizia con lui.  Egli non lascia mai il suo posto di sentinella, neanche per un memento; ed è sempre pronto a soccorrerci, sia che lo invochiamo nelle occupatissime ore del mezzogiorno, o nelle veglie silenziose della notte;  Quanto è beata la riconoscenza di una sua cotale costante fedeltà!  Nessun vero figlio di Dio, è privo di questa prova della sua adozione. Z.'03-376 R3251:4


MANNA 19  SETTEMBRE 

Santificali nella tua Verità; la tua parola è Vertità.—S. Giovanni 17: 17.

Il nostro Signore congiunge il progresso e sviluppo della nostra vita spirituale col nostro ricevere ed obbedire la Verità, ed ogni figlio di Dio dovrebbe guardarsi da quei insegnamenti che si dicono d’essere superiori alla Parola, e che dicono che Cristo o lo Spirito santo parla ai veri progressivi cristiani indipendentemente dalla Parola.  Questo, coltiva superbia e vanagloria spirituale, e rende impotenti gli avvisi e i rimproveri delle Sacre Scritture, perchè i delusi pensano che hanno un maestro più grande abitante in loro.  Satana, poi prendendo vantaggio della delusione, li guida prigioni alla sua volontà. Z.'03-377 R3251:5

MANNA 20  SETTEMBRE

Così ha detto l’Alto, e l’Eccelso, che abita l’eternità e il cui nome è il Santo; lo abito negli altissimi ed in luogo santo. . . . Per vivificar lo spirito degli umili, ed il cuor dè contriti.—Isaia 57: 15.

Ricordiamoci che il Signore mai odia, e nè rigetta un cuore rotto e contrito.  Cosicchè, in qualunque difficoltà il popolo di Dio, la Nuova Creazione, abbia a cadere— se si trova affamato d’amicizia e perdono del Signore—se il suo cuore è rotto e contrito, non si disperi, ma si ricordi che Dio ha fatto un provvedimento in nome del merito di Cristo, che lo rende abile ad accettare e giustificare liberamente da ogni colpa, tutto ciò che viene a egli in nome di Gesù—per mezzo della fede nel sangue di questi.  Coloro che hanno il cuor rotto e contrito, per colpa dei loro peccati, devono sapere che non hanno commesso ”il peccato a morte”,  perchè la condizione del loro cuore prova questo, come l’Apostolo dichiara:  E’ impossibile che sia da capo rinnovato a penitenza chi abbia commesso il peccato a morte. Z.'03-383 R3255:4

MANNA 21  SETTEMBRE 

Avvegnacchè io camminassi nella valle dell’ombra della mort, io non temerei male alcuno.—Salmo 23:4.

Le pecore della piccolo gregge non temono male alcuno, perchè sono favorite dal Signore, perchè egli è con loro, ed ha fatto vedere loro il suo favore nel prezzo già pagato nella redenzione.  Egli è con loro ancora, colla sua promessa, coklla sua certezza che la morte non vuol dire estinzione di vita, ma semplicemente un sonno indisturbato in Gesù insino alla risurrezione.  Nessuna maraviglia adunque se queste pecore possono camminare nella valle dell’ombra della morte, cantando melodiosamente nei loro cuori  a Dio, e facendo con tutta l’anima tutto ciò che loda glorifica e magnifica il suo nome, grand e santo, ed il nome di Colui che ci amò e comprò col sangue prezioso, del suo figliolo e ci ha chiamati ad essere coeredi col nostro caro Redentore. Z.'03-413 R3269:6

MANNA 22  SETTEMBRE 

Di certo, grazia e benignità m’accompagneranno in tutti i giorni della vita; ed io abiterò nella casa del signore per sempre.—Salmo 23: 6.

La grazia e la benignità che noi aspettiamo d’oltre il velo, sono di gi cominciate, e dovono essere così, apprezzati.  Chi non sa nulla delle gioie del Signore nel tempo presente, non sarà evidentemente preparato per le gioie del Signore nel Regno, qualunque sieno le benedizioni e gioie che otterrà sotto l’amministrazione del Regno, durante l’Età del Millennio.  La gioia or dunque e la delizia, che si danno ai fedeli del Signore, non sono momentance, ma si congiungono colla loro prima accettazione del Signore, e la loro consacrazione a lui.  La grazia e la benignità del Signore non devono essere considerate come cose del passato, ma debbono essere conosciute ed apprezzate come cose del presente.  La benignità e la grazia del Signore ci seguono, ci rinfrescano, ci rafforzano, di giorni in giorno. Z.'03-413 R3270:5

MANNA 23  SETTEMBRE 

Lottate per la fede che è stata una volta consegnata ai santi.—Giuda 3.

Il nostro buon combattimento della fede consiste in una considerevole misura nella nostra difesa della Parola di Dio, ed include ancora la nostra difesa del carattere di Dio. Ciò dimostrerà la nostra volontà di difendere la Verità ad ogni costo, e contro qualunque numero di assalitori—contro i credi e teorie degli uomini, che vorebbero mal rappresentare le buone novelle di grande gioia che il Singore e gli Apostoli hanno annunziato, e le quali saranno, grazie a Dio, di tutti i popoli.  Come ‘Apostolo dice ancora:  “Io son posto per la defesa della Verità.”  Non possiano fare a meno di difendere la Verità.  La Verità è il rappresentante di Dio, di Cristo, e per ciò la nostra bandiera, e da veri soldati dobbiamo difenderla insino alla morte. Z.'03-423 R3274:3

MANNA 24  SETTEMBRE 

Assoggetto il mio corpo, e lo riduco in servitù, acciocchè talora, avendo predicato agli altri, io stesso non sia riprovato.—1 Corinti 9: 27.

V’è una tendenza per il corpo, per la carne, di risuscitare dalla sua condizione di morte apparente, e perciò la nuova natura abbisogna continuamente di vigilare per mantenerne la’ascendenza, e combattere il buon combattimento della fede e guadagnarne il premio come vincitrice.  Queste battaglie della nuova mente contro la carne sono buone nel senso che sono battaglie contro colpe e debolezze appartenenti alla natura caduta.  Sono un combattimento della fede nel senso che l’intero corso della Nuova Creatura, è un corso di fede, come l’Apostolo dice:  “Camminiamo per fede e non per aspetto”.  E’ un combattimento della fede nel senso che nessuno lo potrebbe continuare contro la propria carne, inclinazioni e desideri, se non esercita la fede nelle promesse, e nel Signore come suo aiutante. Z.'03-425 R3275:3

MANNA 25  SETTEMBRE 

Or da lui, voi siete in Gesù Cristo, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia (giustificazione), e santificazione e redenzione (liberazione).—1 Corinti 1: 30.

Colui che ci ha redento, che ci ha comprati col sacrifizio della propria vita, come nostro Profeta e Maestro ci dà, sapiensza col suo Vangelo, per farci vedere la nostra degradata condizione; e come nostro aiutante e Sacerdote, prima ci giustifica e poi ci santifica, e ci consacra, come suoi sacerdoti; finalmente, poi come Re libererà completamente i fedeli dal dominio del peccato e della morte, e darà loro la gloria, l’onore e l’immortalità della natura divina;—perchè Dio ‘risusciterà [da morte] ancora noi per Gesù. 

“Alleluia!  Che Salvatore!”

Veramente egli è capace e volonteroso di salvare per sempre tutti coloro che vengono a Dio per mezzo suo. Z.'03-440 R3281:6

MANNA 26  SETTEMBRE 

Un edificio del quale Gesù stesso è la pietra angolare, sulla quale l’edificio intero, solidamente costruito, cresce in tempio santo nel Signore, nel quale ancora voi siete co-edificatoiy in tabernacolo di Dio, per lo Spirito.—Efeso 2: 20-23.

Ricordiamoci adunque mentre i giorni scorrono, la nostra triplice relazione e questo Tempio:  (1)  Che siamo ancora in processo di preparazione come pietre viventi.  (2)    Che, come membri del Real Sacerdozio, portanti l’Arca, stiamo marciando dal tabernacolo nella condizione del Tempio; e che alcuni del nostro numero sono già entrati in essa, ed altri sono ancora per via.  (3)  Che, come popolo di Dio, il tempo è venuto per noi di conoscere e cantare con Ispirito ed intendimento, il nuovo cantico della misericordia, giustizia, amore e verità di Dio. Z.'03-443 R3284:1

MANNA 27  SETTEMBRE

Non tentare il Signore Iddio tuo.—S. matteo 4: 7.

Le tentazioni assalgono sempre il popolo di Dio—suggestioni di fare opere meravigliosi nel suo nome, provando così a se stessi e ad altri d’essere i favoriti del Signore.  La lezione per noi da impararsi è che il lavoro che il Padre ci ha dato da fare, non è un lavoro da convincere il mondo, o per testimoniare il suo favore verso di noi e la nostra grandezza in lui, ma piuttosto dobbiamo quietamente e umilmente, e nello stesso tempo effettivamente, come la ragione e porprietà permetteranno, lasciare splendere la nostra luce, ed annunziare le virtù di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa luce; ed invece d’avere il desiderio d’essere operatori di maraviglie, accontentarci d’essere nella posizione ragionevole di servitori, ministri della Verità. Z.'04-9 R3298:5

MANNA 28  SETTEMBRE

Il vostro avversario, il diavolo, a guisa di leone ruggente, va attorno, cercando chi egli possa divorare; al quale resistete, essendo fermi nella fede.—1 Pietro 5: 8, 9.

Questo pensiero, della persecuzione di Satana contro noi, ed il pensiero che contendiamo, non solamente con carne e sangue, ma con principati e podestà e spiriti maligni in alto, di potenti posizioni, ci spaventerebbe, se dall’altra parte non riconoscessimo che con fermezza di decizione acquistiamo grandi aiuti ed assistenza da altri invisibili poteri.  Dal momento della nostra decisiva resistenza contro il tentatore e della nostra decisiva attitudine, a pro del Signore e dell’opera Sua, ci fortifichiamo nel Signore e nella forza della sua possanza, perchè, è più forte colui che è con noi da tutti coloro che saranno contro di noi. Z.'04-11 R3300:4 
    L’esitazione dopo che un fallo è riconosciuto, aumenta il potere della tentazione. Z.'03-32 R2568:5

MANNA 29  SETTEMBRE 

Ogni altiero di cuore è abbominevole al Signore.—Proverbi 16: 5.

Una delle prove piu dure della Nuova Creatura è  la conquista dell’amore sua verso lo spirito del mondo che e sotto la guida dell’alterezza.  L’alterezza mondana sfida la fede in Dio e l’obbedienza in lui, e solo coloro che sono di buon coraggio e pieni di confidenza nel Signore possono vincere questo gigante.  E’ necessario anche, che la vittoria sia completa, che l’alterezza sia totalmente umiliata, uccisa, affinchè non possa rialzarsi più e distruggerci.  E’ una battaglia individuale, e l’unica arma contro questo gigante è una pietra del torrente, il messaggio del Signore, facendoci vedere ciò che è piacevole ed accettabile all’occhio suo, ed assicurandoci, che chiunque si sarà abbassato, sarà innalzato, e chiunque si sarà innalzato sarà abbassato.  E come lo espresse il poeta:  “La vera dignità, cominicia li, dove la vanagloria finisce”. Z.'03-329 R3231:1

MANNA 30  SETTEMBRE 

L’Amor di Cristo ci ristringe.—2 Corinti 5: 14.

Pare impossibile il descrivere l’amore in se stesso; il meglio che possiamo fare è il descriverne la condotta.  Coloro che lo posseggono con i suoi caratteri lo sanno apprezzare, ma non lo possono spiegare—è di Dio, l’immagine di Dio nel cuore, nella lingua, nelle mani, nei pensieri, sopraintendendo tutti gli umani attributi, cercandone completamente il loro dominio.  Come discepoli e scolari di Cristo, noi siamo nella sua scuola, e la grande lezione che egli ci sta insegnando giorno per giorno, e quella che dobbiamo imparare competamente per bene, se vogliamo raggiungere il segno del premio della nostra alta chiamata, in tutte le varietà e ramificazioni, è la lezione di amore.  Esso domina e si attribuisce a tutte le parole, e pensieri ed opere della nostra vita giornaliera. Z.'03-55,58 R3150:2; R3151:5

 

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